Nasce il Pastificio Andalini & Aleotti, una piccola bottega artigianale di pasta fresca nel centro storico di Cento dall’amore di due giovani ragazzi.

Arrigo ed Egletina convertono la loro produzione di pasta fresca in pasta secca e si trasferiscono in un piccolo stabilimento.

Arrigo Andalini, alla ricerca dell’innovazione legata alla tradizione del territorio, sviluppa l’assortimento di pasta con nuovi formati, tipologie e ingredienti come “la pasta con spinaci”,“i maccheroni al torchio” e le “tagliatelle in vassoio”.

Massimo Andalini, figlio di Arrigo, acquisita la giusta esperienza lavorativa, rileva l’attività. Nasce il Pastificio Andalini Massimo & C.

Gli anni ’90 sono gli anni dell’innovazione. Massimo e il suo team di collaboratori continuano ad alzare il livello qualitativo e quantitativo della loro produzione costruendo e lavorando in un nuovo e moderno stabilimento dotato di tecnologie all’avanguardia.

L’Emilia sta alla pasta all’uovo come la Puglia sta a quella di semola. Il Pastificio Andalini prende sotto la propria ala il Pastificio La Sovrana, a Canosa di Puglia, per esprimere al meglio la cultura della pasta mediterranea con la produzione di paste speciali di semola.

Acquisizione delle certificazioni CSQA UNI EN ISO 22000, IFS BRC, Biologico (CCPB): il prodotto Andalini è il perfetto connubio di tradizione e innovazione.

Il Pastificio Andalini taglia con passione e dedizione il traguardo della terza generazione. Simona, bionda e tenace come la sfoglia emiliana, affianca il padre Massimo come amministratore delegato alla guida dell’azienda.

Nel Pastificio, diventato S.p.A., si respira una nuova aria di cambiamento: il brand viene rinnovato così come tutti i packaging, che si svestono degli abiti del passato per entrare nel competitivo mondo degli anni 00.

Il Pastificio Andalini festeggia “Andalini 6.0.”, la festa che decreta il raggiungimento di un grande traguardo, 60 anni di vita, tutti con le mani in pasta.

Il Pastificio Andalini subisce una perdita ad un’asta online al buio che comporta la fine del rapporto con un cliente italiano GDO e la conseguente diminuzione dei volumi di pasta prodotti. Da questa criticità abbiamo imparato che è fondamentale puntare sul rapporto con i partner e produrre pasta di qualità al giusto prezzo.

La pandemia di Covid ci è costata la perdita del 50% del fatturato oltre ad averci fatto lavorare in condizione di costante paura e difficoltà. Questa esperienza ci ha permesso di affrontare le situazioni in maniera anti-fragile ovvero di saper capire cosa accade, saperlo affrontare e addirittura saperlo prevenire al meglio.

Abbiamo acquisito nuovi clienti per il mercato estero e italiano, sono aumentati i nostri volumi e i nostri investimenti per migliorare sempre di più la produzione di pasta e la produttività.

Passaggio da V.U.C.A. a B.A.N.I.